FOSCO MARAINI. L’incanto delle Donne del Mare in mostra al Mao di Torino

Un tuffo eppoi giù nel profondo del mare, per raccogliere le storie di un mondo destinato a scomparire e le sue protagoniste. Tutte pescatrici di molluschi nelle isole di Hèkura e Mikurìa,al largo delle coste occidentali del Giappone, appartenenti ad un particolare gruppo etnico, gli Ama.

Fu Fosco Maraini, viaggiatore, antropologo, fotografo, scrittore e poeta che, nel 1954, realizzò questi scatti. A dieci anni dalla sua scomparsa, il Mao di Torino gli dedica un’esposizione, dal titolo suggestivo: “L’incanto delle Donne del Mare. – Fosco Maraini. Fotografie. Giappone 1954”, visitabile fino al 21 settembre.

Sono trenta le fotografie in mostra, che ritraggono i corpi atletici delle pescatrici, vestite del loro indumento tradizionale, il kuroneko, e dotate dei tipici strumenti di lavoro: la lama ricurva per staccare il mollusco e il cesto di legno per contenere il bottino.

Questa particolare attività di pesca era la fonte di reddito principale della comunità ed era riservata alle donne, che riuscivano ad arrivare fino a venti metri in apnea. Oggi sono rimaste solo poche testimoni, per lo più anziane che la praticano, ma tutto si è modernizzato.

Le fotografie di Maraini hanno la capacità di trasportarci in un mondo sommerso tra le alghe e le acque e lontano nel tempo.

Oltre agli scatti in mostra, è proiettato anche un documentario realizzato da Maraini e una preziosa selezione di stampe xilografiche giapponesi dell’Ottocento (ukiyo-e) a testimoniare le suggestioni da cui partì Fosco Maraini nel suo percorso di scoperta, studio e documentazione delle Ama.

Giuliana Calomino

Giuliana Calomino
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. (da Demian di Hermann Hesse).

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