COME UN GIOCO DA BAMBINI. Al Madre l’artista francese Daniel Buren

Parallelepipedi, cilindri e piramidi stile costruzioni Lego ma in formato gigante per costruire archi, torri e basamenti dell’insolita città fatta di colorate architetture tra le quali aggirarsi a mo’ di bambini in un castello delle meraviglie. E’ “Come un gioco da bambini”, l’installazione in situ di Daniel Buren che trasforma in uno spazio-gioco la sala Re Pubblica al piano terra del Madre.

 

Noto ai più come autore delle strisce colorate sulla facciata del palazzo dell’Arin diventata simbolo della periferia orientale di Napoli ma approdato a Napoli nel lontano1972 per lavorare con Lucio Amelio,  Daniel Buren non ha mai interrotto il filo di collegamento con la città dove ora per l’installazione al Madre che – a cura di Andrea Viliani e Eugenio Viola in collaborazione con il Musée d’Art Moderne et Contemporain di Strasburgo, segna il primo passo di una più ampia collaborazione.Nei prossimi mesi, difatti, l’artista francese sarà protagonista di altri moment artistici pensati nell’ottica di un più ampio progetto di valorizzazione della relazione tra il museo e il pubblico.  Quasi a grandezza reale, le costruzioni di Buren – frutto di una collaborazione tra l’artista e l’architetto Patrick Bouchain – favoriscono il dialogo con l’architettura consentendo al pubblico di passeggiare all’interno di una città fatta di cerchi ipnotici, con le righe tipiche delle opere di Buren, lasciandosi guidare da immaginazione e fantasia.

Paola de Ciuceis

Paola De Ciuceis
Arte e/o Teatro, mai l'una senza l'altro.

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