CIAO SONO HIRO. Due chiacchiere con lo chef giapponese Hirohiko Shoda, conduttore della prima trasmissione tv a cottura zero

Hirohiko_Shoda

Hiro è simpatico, allegro ed estremamente curioso. E’ nato a Osaka 37 anni fa, ma da 8 si è trasferito in Italia per seguire la sua grande passione:  la cucina italiana. Hirohiko Shoda, Hiro per gli amici e i suoi telespettatori, è infatti uno chef giapponese innamorato della cucina italiana, al quale dal 17 febbraio è stata affidata la conduzione di “Ciao sono Hiro” un programma in onda sul canale tv di Gambero Rosso, nel quale propone ricette molto interessanti e non utilizza mai i fornelli: tutto rigorosamente a crudo ma senza fare il tipico sushi, nonostante lo adori!

Ciao Hiro, dove hai imparato a cucinare così bene? Quando nasce la tua passione per la cucina?

Ho studiato in Giappone in una scuola professionale simile ai vostri istituti alberghieri, specializzandomi in cucina italiana. Ho poi lavorato per oltre 10 anni nell’alta ristorazione giapponese di cucina italiana, come il ristorante “Ponte Vecchio” di Osaka, votato nel 1999 e nel 2001 miglior ristorante italiano in Giappone. La mia passione nasce fin da piccolo, osservando la mia mamma cucinare con semplicità e con il massimo rispetto per i cibi.

Chi sono i tuoi maestri e a quali modelli a ti ispiri?

Considero ‘maestro’ chi ha una personalità matura (non necessariamente maturo di età, ma di concetti), che non guarda l’esterno, ma il suo mondo interiore, esprimendosi liberamente, anche contro tutti a volte. Tra i personaggi che posso ritenere maestri ci sono: Ferran Adrià, Joel Robuchon, Gualtiero Marchesi, tutti uomini che hanno avviato un’evoluzione in cucina. Ma al di là della cucina adoro anche Pablo Picasso, Joan Mirò e Jackson Pollock: i loro tratti, i loro colori, sono ‘liberi’, pieni di naturalezza, forza e passione.

Come mai hai deciso di trasferirti in Italia? Da quanto tempo vivi qui  e quali sono stati i luoghi in cui ti sei specializzato?

All’età di 29 anni ho deciso di trasferirmi in Italia per poter vivere realmente e concretizzare la mia cucina nel posto dove nasce. Sono in Italia da 8 anni, ho lavorato al Sud e soprattutto al Nord, fra cui Padova, presso Le Calandre, dove ho imparato i meccanismi della ristorazione italiana e incontrato tanti amici che tuttora mi sono vicini. Oggi vivo a Roma con la mia ragazza Letizia, ci divertiamo tanto insieme!

Qual è la tua filosofia in cucina?

La mia filosofia è molto semplice: io amo la Natura e la purezza dei suoi frutti. La mia cucina vuole esaltare tutti questi elementi, il loro sapore e il loro colore naturale, senza aggressione. Il cibo va rispettato e valorizzato, come se fosse un’opera d’arte.

Nel tuo programma “Ciao sono Hiro” la parola d’ordine è zero cottura. Come nasce questo progetto?

“Ciao, sono Hiro” si basa sul concetto di crudo e sposa perfettamente la mia filosofia: ingredienti naturali, basici, freschi che io provo ad esaltare unendoli e accostandoli come in un concerto di armonie. Uso le mie mani come strumento principale, non voglio che sia lo chef il protagonista, ma il cibo, io sono soltanto il tramite tra Natura e Chi mangia il piatto finale.

Hiro vi divertirà stimolando le vostre papille gustative, tutti i lunedì alle 21:30 su Gambero Rosso channel , canale 411 di Sky.

Non perdetelo!

Roberta Gatta

Roberta Gatta
La vita è troppo breve per mangiare e bere male.

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