AUGUST SANDER. La storia degli uomini in mostra a Genova.

Ci sono nomi entrarti di diritto a far parte della storia di fotografia e che in qualche modo hanno fatto anche la Storia degli uomini. August Sander è uno di quegli autori che trovi sui manuali e di cui capisci pienamente la portata quando lo vedi per la prima volta in mostra. Comprendi perchè sia una pietra miliare e come abbia fatto a scattare immagini fondamentali.

Per cui se non l’avete mai visto con i vostri occhi da vicino, vi conviene andare prima a Padova dal 28 al 31 maggio 2015 alla mostra collettiva “100 anni di conflitti messi a fuoco dalla fotografia in mostra con Questa è guerra!” (dove però non troverete solo lui), e poi a Genova, soprattutto, dal 10 aprile al 23 agosto dove è stata organizzata una retrospettiva al Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura in collaborazione con la Photographische Sammlung / SK Stiftung Kultur di Colonia e il Goethe Institut Genua.

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Il Sottoporticato di Palazzo Ducale accoglierà oltre cento immagini suddivise in diverse sezioni: dagli scatti della sua serie più famosa “Uomini del XX secolo” – che offre uno spaccato sull’intera società del suo tempo e non solo dei personaggi famosi, ritraendo uomini di tutte le età, di tutte le classi sociali impegnati nelle più disparate occupazioni – ai numerosi altri progetti che realizzò durante la sua vita. Ci sono foto di paesaggi e dettagli geologici, e botanici insieme a ritratti e dettagli di mani e volti in collage di grande formato, con I Contadini, Gli abili Commercianti, Le Donne, Classi sociali e Professioni, Gli Artisti, La Città e Gli Ultimi.

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E’ infatti principalmente da un punto di visto antropologico che l’opera del fotografo risulta “importante”.
Sander scrisse: “Ho incominciato i primi lavori della mia opera “Uomini del XX secolo” nel 1911, a Colonia, mia città d’adozione. Ma è nel mio paesetto del Westerwald che sono nati i personaggi della cartella. Queste persone delle quali io conoscevo le abitudini fin dall’infanzia mi sembravano, anche per il loro legame con la natura, designati apposta per incarnare la mia idea di archetipo. La prima pietra era così posta, e il “tipo originale” mi servì da referente per tutti quelli che ho trovato in seguito per illustrare nella loro molteplicità le qualità dell’universale umano”.
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Sul finire degli anni ’20, Sander partì per un viaggio di tre mesi in Sardegna in compagnia dello scrittore Ludwig Mathar, con lo scopo di raccogliere il materiale per un libro che non venne mai pubblicato. Alcune di quelle foto però le ritroverete in questa mostra a Genova.
Scriveva Alfred Döblin: “La sua opera non consiste nella produzione di ritratti somiglianti, in cui si possa riconoscere con facilità e certezza un individuo determinato, ma di ritratti che suggeriscono intere storie. Chi guarda queste immagini nette, potenti, ne sarà illuminato più che da conferenze o teorie e imparerà molto su di sé e sugli altri”.

 

Giuliana Calomino

 

Info:
10 aprile – 23 agosto 2015
Sottoporticato, Palazzo Ducale
Piazza Matteotti, 9
Genova

biglietteria@palazzoducale.genova.it
tel. 010 81716 04/65

www.palazzoducale.genova.it

 

 

Giuliana Calomino
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. (da Demian di Hermann Hesse).

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