APPUNTI DI VIAGGIO. Un lirico Wenders in mostra a Napoli

Chi ama Wim Wenders, uno dei principali protagonisti del Nuovo Cinema Tedesco, amerà anche le sue fotografie. Ce ne sono 20 in mostra a Napoli, a cura di Adriana Rispoli, in Villa Pignatelli, dal 21 settembre al 17 novembre 2013. Sono i suoi “Appunti di viaggio”, a metà tra il diario personale e la testimonianza storica. Le immagini, scattate nell’ultima decade e tratte dalla pubblicazione più recente di Wenders, “Places Strange and Quite” del 2011, sono state realizzate in Germania, Armenia e Giappone e sono sempre accompagnate da brevi note dell’artista che “immortalano” il pensiero al pari delle figure. Fotografie sospese che raccontano il passaggio dell’uomo attraverso la sua assenza, la memoria dei luoghi, in un silenzioso flusso del tempo. Slogan  per la lotta al capitalismo accennati su un muro nella vecchia Germania dell’Est; cicatrici di sparatorie sulla facciata di un palazzo del vecchio quartiere ebraico di Berlino; una ruota panoramica in Armenia avvolta in un clima plumbeo; mare e nebbia nei pressi di Naoshima, Giappone. Fotografie e postille sempre caratterizzate da un afflato lirico nel quale ben si riconosce la mano del filmico Wenders.  Come quando si legge accanto alla foto “Il mare vicino Naoshima”: «Alcune persone possono stare in piedi per ore e guardare le montagne. Io preferisco osservare il mare. Non c’è nulla di più misterioso di come il tempo scorra lungo l’oceano. L’orizzonte ti fa perdere il senso del tempo». Frammenti di verità personale.

Info: Napoli, Villa Pignatelli – Casa della fotografia (Riviera di Chiaia, 200) | 21 settembre – 17 novembre 2013

Biglietto intero: € 2,00 | ridotto (18-25 anni): € 1,00 | Gratis per i cittadini della Unione Europea sotto i 18 e sopra i 65 anni

Orario: Aperto tutti i giorni h 8.30-14; la biglietteria chiude un’ora prima. Chiuso il martedì.

Web: www.polomusealenapoli.beniculturali.it | www.facebook.com/villapignatellicasadellafotografia

 

Giuliana Calomino

Giuliana Calomino
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. (da Demian di Hermann Hesse).

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