3-3. IL NAPOLI BLOCCATO DALL’UDINESE. Cerca l’impresa con l’Arsenal

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Finisce tra i fischi di un pubblico deluso e spazientito Napoli-Udinese. Il 3-3 a finale, con i friulani capaci di rimontare e ribattere colpo su colpo, ha il sapore della beffa. A fine gara nessun calciatore azzurro si ferma ai microfoni di emittenti nazionali e locali. Squadra shoccata al punto da chiedere al direttore sportivo Bigon di affrontare taccuini e telecamere. Un brutto segno, nell’ottica di un club che vorrebbe crescere e puntare a vincere in Italia e in Europa. Anche Benitez, che in settimana aveva chiesto alla squadra tre vittorie con Udinese, Arsenal e Inter, non è stato tenero con la difesa: “‘Abbiamo fatto errori su palle inattive –  ha spiegato ai microfoni di Sky -, stiamo soffrendo perchè facciamo errori che non dobbiamo fare, dobbiamo essere più attenti. Dobbiamo ancora migliorare. La Juventus è la squadra che ha la rosa più forte ma quello del Napoli è un buon campionato”. Parole che hanno il segno della resa e che stridono con quelle di appena due settimane fa in cui l’allenatore spagnolo parlava apertamente di ipotesi scudetto. Insomma, Napoli in preda ad uno psicodramma, consumato al cospetto di un’Udinese al solito capace di ripartire in maniera fulminea e letale ma anche e soprattutto per la pochezza difensiva e per l’approssimazione di alcuni uomini del pacchetto arretrato, Maggio e Fernandez su tutti. Bigon dovrebbe spiegare cosa farà il Napoli sul mercato, chi acquisterà per rafforzarsi, e non limitarsi a dire che “nessuna squadra è perfetta, nessuna è davvero completa”. Insomma, notte da dimenticare, con un pari che ha il sapore della sconfitta e i calciatori uditi dal ventre del “San Paolo” col capo chino. Brutto segno, davvero inatteso per una rosa dove spiccano numerosi nazionali e giocatori di esperienza. E mercoledì c’è l’Arsenal, una squadra fortissima alla quale il Napoli dovrebbe segnare almeno 3 gol, senza subire alcuno, per riuscire ad ipotecare il passaggio del turno. Un’impresa, insomma, che la squadra vista con l’Udinese sembra impossibile possa riuscire a compiere. (ph sscnapoli.it)

Pier Paolo Petino

Pier Paolo Petino
Mi emoziona l'impresa sportiva, l'uomo che supera i propri limiti e vince. Lo sport come metafora della vita, raccontarlo è la mia passione.

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